Musica

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martedì 28 ottobre 2014

Zeffirelli: «La mia Aida venduta al Kazakistan? E io faccio causa alla Scala»

Franco Zeffirelli
MILANO - L'Aida firmata Franco Zeffirelli sbarca in Kazakistan? E il regista sbotta: porterò la Scala in tribunale. Ha del grottesco la vicenda che in queste ore sta infiammando le cronache musicali, causa scatenante la notizia che l'allestimento dell'opera verdiana - andata in scena al Piermarini nel 2006, con Roberto Alagna (Radames) che fu sommerso di fischi alla prima del 7 dicembre e nella successiva replica abbandonò la recita stizzito - sarà messo in scena  all’Astana Opera Theater  (la prima avrà luogo il 19 novembre). Appena appreso che il monumentale allestimento delizierà le platee del Kazakistan, il regista ha accusato in una lettera aperta la Scala di volerlo cacciare da Milano e annuncia causa. «Una sorta di vendetta da parte dei "cervelloni" della Scala - ha dichiarato Zeffirelli - che stanno pensando a me come un artista da dimenticare».  
L'AFFRONTO.
Un affronto secondo il regista,  «imperdonabile che hanno compiuto da padroni di un allestimento la cui eccellente qualità è stata largamente provata».  «L'infame procedura della Scala - annuncia il maestro - richiederà, fermamente, l'intervento della magistratura».
«Nel turbine dei miei impegni di lavoro che mi accompagnano e suscitano in me, lo confesso, un naturale piacere che riempie il mio cuore, nonostante l’età, debbo però stare bene attento a quello che entra nei miei ricordi con soddisfazione e quello che, qualche volta, suscita il mio vivo disappunto», scrive il maestro. «È il caso dell’infame e bestiale destino con cui la Scala ha gestito la mia ultima creazione di Aida nel 2006. Si trattava in effetti e con tutta umiltà della migliore produzione di questo capolavoro che abbia mai portato al pubblico e che ora è stata incredibilmente cacciata dal repertorio scaligero e venduta non scherzo, al teatro di Astana, in Kazakistan! Un destino purtroppo imprevisto perché questa vendita repentina ha trattato come merce avariata questo mio spettacolo che io reputo di grande valore e merito».
LA REPLICA.  
Non si è fatta attendere la replica del Teatro milanese, che nel pomeriggio ha ribadito in una nota che la cessione della produzione «è stata effettuata nel rispetto degli accordi e tutelando pienamente i titolari dei diritti, i Maestri Zeffirelli e Millenotti, che come da contratto sono stati contattati dall’Astana Opera Theatre per la corresponsione di quanto dovuto. Risulta inoltre che l’Astana Opera Theatre abbia chiesto al M° Zeffirelli di riprendere personalmente la produzione recandosi in Kazakhstan con un assistente. Infine desideriamo sottolineare che il contratto impegna l’Astana Opera Theatre a mettere l’allestimento a disposizione della Scala a titolo gratuito qualora il Teatro decidesse di programmarlo in una stagione futura».
La monumentale Aida del 2006 alla Scala
Gli abbonati e gli spettatori milanesi, ricordano dal Piermarini, hanno avuto occasione di vederla per 11 recite dirette da  Riccardo Chailly nel 2006, 7  da Daniel Barenboim nel 2009 e 9  da Gianandrea Noseda nel 2013, cui si aggiungono, nel 2009, 4 recite a Tokyo dirette dal M° Barenboim. Negli stessi anni la Scala ha restaurato e riproposto, a Milano e in tournée, la produzione di Aida firmata dal M° Zeffirelli insieme a Lila De Nobili nel 1963: nel 2009 si contano 6 recite a Tel Aviv di cui 3 con il M° Daniel Barenboim e 3 con il M° Omer Meir Wellber, che ha diretto ulteriori 10 repliche alla Scala nel 2012. "È dunque - continua la nota del Teatro alla Scala - solo dopo aver mandato in scena 47 recite in 8 anni delle due edizioni di Aida firmate dal Maestro Zeffirelli che il Teatro alla Scala ha commissionato una nuova produzione a un grande regista come il M° Peter Stein (in scena dal 15 febbraio) e ceduto all’Astana Opera Theatre l’edizione del 2006. L’edizione storica del 1963, che nel mese di novembre sarà rappresentata a Seoul, resta di proprietà della Scala come anche la celebre produzione de La bohème, anch’essa del 1963, che giungerà nel 2015 con la direzione del M° Gustavo Dudamel alla 20° ripresa» 
La storia tra Zeffirelli e la Scala iniziò nel 1953, quando firmò le scene per L’italiana in Algeri diretta da Carlo Maria Giulini, e  da allora ha firmato la regia per  21 titoli, tutti replicati molte volte, "per un totale - sottolineano al Piermarini - che supera le 500 rappresentazioni, e spesso restaurati a distanza di tempo».

RISVOLTI POLITICI.
Intanto la vicenda assume connotazioni politiche.  Il consigliere d’opposizione Riccardo De Corato (FdI) ha dichiarato: «Un grande regista come Franco Zeffirelli merita un trattamento migliore da Milano. Il suo sfogo di oggi deve essere attentamente preso in considerazione da una città che deve molto al genio di questo artista. Presenterò quindi un’interrogazione in Comune per chiedere le motivazioni dell’esclusione dal repertorio della Aida del 2006 venduta al Kazakistan». Nell'attesa che la magistratura intervenga, dunque, sarà il Comune a dover fare chiarezza sulla vicenda.