Musica

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mercoledì 4 gennaio 2017

FLASH / E' morto Georges Pretre, il celebre direttore d'orchestra aveva 92 anni

E' morto nella sua casa del sud della Francia Georges Pretre. Aveva 92 anni, 70 dei quali nella carriera musicale e ben 50 di sodalizio con i Wiener Symphoniker.  I familiari che erano con lui riportano che il Maestro è mancato con un grande sorriso: chi ha lavorato con lui ricorda in quel sorriso l’entusiasmo e l’energia che trasformavano le orchestre con cui lavorava

Nato il 14 agosto 1924 a Waiziers nel nord della Francia, il direttore d'orchestra ha continuato a dirigere quasi fino all'ultimo: sarebbe dovuto tornare sul podio per la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala il 13, 15 e 17 marzo 2017. L'ultimo, trionfale concerto ha avuto luogo il 22 febbraio 2016. Ed è stata proprio l'istituzione milanese a dare notizia della sua scomparsa. 
“Non solo la Scala perde oggi uno dei Maestri che ne hanno fatto la storia – ha commentato Alexander Pereira – ma io ho perso un amico carissimo con cui ho condiviso 35 anni di vita artistica, da quando era Direttore dei Wiener Symphoniker. La sua ineguagliata musicalità, la sua magia accendeva di entusiasmo le orchestre con cui lavorava: ogni musicista desiderava superarsi per lui. Al termine del concerto del febbraio scorso i musicisti scaligeri hanno commentato che era più giovane di loro”.

Georges Prêtre, uno dei massimi direttori del nostro tempo, è stato legato alla Scala, ai suoi musicisti e al suo pubblico da un rapporto strettissimo cresciuto in 50 anni di attività. Prêtre debuttò infatti nel 1966 dirigendo un leggendaria produzione del Faust di Gounod con Mirella Freni, Nicolai Gedda e Nicolai Ghiaurov e la regia di Jean-Louis Barrault (ripreso nel 1977). Due anni più tardi diresse Turandot con la regia di Margherita Wallmann e, a pochi giorni di distanza, Die Walküre con Régine Crespin e James King. Nel 1969 fu la volta di  Roméo et Juliette di Berlioz con Liliana Cosi nella coreografia di George Skibine, nel 1970 Sanson et Dalila di Saint-Saëns con Shirley Verrett e Pier Miranda Ferraro, nel 1972 Carmen con Fiorenza Cossotto, nel 1973 e 1977 Pelléas et Mélisande di Debussy con la regia di Gian Carlo Menotti, nel 1975 La bohème di Puccini nella regia di Franco Zeffirelli con Luciano Pavarotti e Ileana Cotrubas (ripresa nel 1976 e 77), nel 1976 Werther di Massenet con Alfredo Kraus e Elena Obraztsova, nel 1978 Madama Butterfly e subito dopo Manon Lescaut di Puccini con Sylvia Sass  e Plácido Domingo in una regia di Piero Faggioni. 
Ancora nel 1978 diresse il dittico raveliano formato da L’enfant et les sortilèges e da L’heure espagnole; torna nel 1981 per Cavalleria rusticana  e Pagliacci, regia di Zeffirelli con Domingo e Obraztsova e nel 1982 per Les Troyens di Berlioz nella regia di Luca Ronconi. Gli ultimi impegni operistici di Prêtre alla Scala sono stati Turandot con la regia di Keita Asari nel 2001 e Pelléas et Melisande con la regia di Pierre Médicin, ma occorre ricordare anche gli innumerevoli concerti con l’orchestra del Teatro e con la Filarmonica, che nel 2005 gli dedica una serata speciale per i suoi “4 volte vent’anni”.  L’ultimo concerto  il 22 febbraio scorso.