Musica

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sabato 8 ottobre 2016

NAPOLI / Convegno su Gennaro Magri e la musica a Napoli nell'età dei Lumi


NAPOLI - Ultima giornata oggi per il Convegno Internazionale "Il mondo di Gennaro Magri: Danza, musica e opera a Napoli, nell'Europa dei Lumi" in corso al MeMUS – Museo e Archivio Storico del Teatro San Carlo e a Palazzo Zevallos Stigliano - Chiesa di Santa Caterina da Siena. Focalizzato in primis su Gennaro Magri (ca. 1735-1789), maître de ballet al teatro San Carlo di Napoli e autore del Trattato teorico-prattico del Ballo (1779), il convegno è l’occasione per elaborare una sintesi degli studi attuali sulla vita e la carriera di Magri in Italia e in Europa e più largamente per riflettere sul ruolo della danza a Napoli nel contesto europeo del Settecento. In una prospettiva teorico-pratica si alterneranno conferenze, laboratori sperimentali e dimostrazioni pratiche in cui saranno affrontati problemi sulla tecnica, l’estetica e la poetica della danza teatrale con un’attenzione particolare alle implicazioni culturali e sociali che riguardano la relazione tra danza nobile e comica, tra stile italiano e stile francese e più generalmente tra danza, musica e opera nel dialogo interculturale tra le nazioni.
Per informazioni: Pietà de' Turchini


L’ORGANIZZAZIONE

Organizzazione e direzione scientifica:
Arianna Fabbricatore (Université Paris-Sorbonne)

Comitato scientifico
Francesco Cotticelli (Seconda Università di Napoli)
Arianna Fabbricatore (Université Paris-Sorbonne) 
Rebecca Harris-Warrick (Cornell University, New York) 
Paologiovanni Maione (Conservatorio San Pietro a Maiella) 
Marie-Thérèse Mourey (Université Paris-Sorbonne)
José Sasportes (Universidade Nova de Lisboa)

Comitato organizzativo
Paolo Desogus (Université Paris-Sorbonne)
Paologiovanni Maione (Conservatorio San Pietro a Maiella)
Delphine Vernozy (Université Paris-Sorbonne)

I LUOGHI
MeMUS – Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, Palazzo Reale, piazza Plebiscito
Palazzo Zevallos Stigliano, via Toledo, 185.
Chiesa Santa Caterina da Siena-Fondazione Pietà de’ Turchini, via Santa Caterina da Siena, 38.


PROGRAMMA

Giovedì 6 ottobre
Luogo: MeMUS – Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo
09:00              Inaugurazione del Convegno
Presidente onorario: Jean-Paul Seytre (Console generale di Francia a Napoli).
Francesco Cotticelli (Seconda Università di Napoli), Saluto delle autorità. Rosanna Purchia (Sovrintendente al Teatro San Carlo), Nino Daniele (Assessore alla Cultura, Comune di Napoli), Mariafederica Castaldo (Direttrice della Fondazione «Pietà de’ Turchini»), Laurent Barré (Direttore del Centre national de la danse, Francia)

09:40               Apertura dei lavori
Arianna Fabbricatore (Université Paris-Sorbonne)

            Sessione 1: La danza teatrale tra musica, opera e commedia
Presidente: Kathleen Kuzmick Hansell (University of Chicago Press)

10:00               Bruce Alan Brown (Los Angeles USC Thornton School of Music), «Gennaro Magri in Vienna, as Seen Through the Music of his First Season (1759/60).»
10:20               Rebecca Harris-Warrick (Cornell University, New York), «To what music did grotteschi dance?»
10:40               Andrea Chegai (Università La Sapienza, Roma), «La pantomima di un grande castrato e i suoi esiti coreutici: l’Ezio di Marchesi e Lefèvre.»?

11:00               Pausa caffè

11:20               Teresa Megale (Università di Firenze), «Balli di maschere sulle scene napoletane del Settecento.»
11:40               Charlotte Gschwandetner (Universita?t Leipzig/Torino), «La danza di Gennaro Magri e la Commedia all’improvviso.»

12:00               FOCUS: Quali influenze tra danza, opera e commedia? 
             
13:00              Pausa pranzo

Luogo: Palazzo Zevallos Stigliano
           
14:30               Visita privata del museo

                        Sessione 2:  Gennaro Magri a Napoli: maître de ballet e autore
                        Presidente: José Sasportes (Universidade Nova de Lisboa)

15:10               Francesco Cotticelli (Seconda Università di Napoli) - Paologiovanni Maione (Conservatorio San Pietro a Majella), «Nuove indagini sulla scena napoletana nel corso dei soggiorni di Gennaro Magri.» Con: Francesca Menchelli Buttini, Rossella Gaglione, Giacomo Sances.
15:40               Ana Alberti Alonzo (ricercatrice indipendente), «La morte di Gennaro a Madrid?
                        Nuove fonti degli archivi spagnoli.»
16:00               Eugenia Roucher (ricercatrice indipendente), « Les mots de la danse. Emprunts linguistiques et kinétiques dans l’espace européen au XVIIIe siècle: un habit d’Arlequin?»

16:20               Discussione e pausa

17:00-18:30    LABORATORIO: Dalla descrizione verbale al movimento: interpretare la danza di Magri.Attività sperimentali collettive.
Martin Rueff (Université de Genève), «Descrivere il movimento: teoria e pratica.»
Arianna Fabbricatore - Paolo Desogus - Olivier Chiquet – (Université Paris-Sorbonne), «Interpretare ilTrattato di Gennaro Magri, questioni semiotiche e intersemiotiche.»



Venerdì 7 ottobre
Luogo: Chiesa di Santa Caterina da Siena - Fondazione Pietà de’ Turchini


                        Sessione 3: Influenze e contaminazioni di stili tra Francia e Italia
Presidente: Carol Marsh (University of North Carolina, Greensboro)

09:00               Kathleen Kuzmick Hansell (University of Chicago Press), «French and Italian in 18th-Century Theatrical Ballet, with a Focus on Naples.»
09:20               Marie-Thérèse Mourey (Université Paris-Sorbonne), «La question des styles français et italien vue depuis la Cour Impériale de Vienne.»
09:40               Flavia Pappacena (Accademia nazionale della danza, Roma), «L’esperienza francese di Magri a Torino nel 1763 con Augusto Huss.»

10:00                           Pausa

10:20               Françoise Dartois-Lapeyre (Université Paris-Sorbonne), «Parcours des danseurs italiens en France: influences croisées du style français et du style italien.»
10:40               Noemi Massari (Università La Sapienza, Roma), «L’influenza dello stile francese nel ballo di Gennaro Magri Alla ricerca di un tesoro
11:00               Paola De Simone (Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa, Potenza), «Danzatori seri e virtuosi grotteschi in Ballo nel secondo Settecento fra questioni teatrali e l’esempio del Magri alla Corte di Napoli.»

11:20               Discussione e pausa

            Sessione 4: La danza grottesca
Presidente: Marie-Thérèse Mourey (Université Paris-Sorbonne)

12:00               Inge Baxman (Universita?t Leipzig), «Corps naturel, corps œuvre d’art, corps grotesque.»
12:20               Rita Zambon (Ricercatrice indipendente), «La danza grottesca in ambito veneto nel Settecento.»
12:40               Marina Nordera (Université Nice Sophia Antipolis), «“Lingue infami che temono le mie gambe”: profili di ballerine grottesche, tra pratiche e discorsi.»         

13:00               FOCUS: Il grottesco: stile, genere, linguaggio? Quali indizi per quali ipotesi?

13:40              Pausa pranzo

            Sessione 5: Le fonti: gli spartiti, le notazioni coreografiche e i libretti
Presidente: Bruce Alan Brown (Los Angeles USC Thornton School of Music)

15:30-16:30    TAVOLA ROTONDA: Quali fonti per il ballo?
Intervengono: Francesco Cotticelli, Rebecca Harris-Warrick, Kathleen Kuzmick Hansell, Carol Marsh, Paologiovanni Maione, Andrea Chegai.

16:30               Pausa

17:00-18:30     WORKSHOP: Le Contraddanze di Gennaro Magri.
Atelier pratico sulle contraddanze con Letizia Dradi e Ornella Di Tondo.

21:00               Cena del Convegno

Sabato 8 ottobre
Luogo: MeMUS – Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo

11:00               CONFERENZA-SPETTACOLO: Storie di danza nell’Europa moderna
di Arianna Fabbricatore con Letizia Dradi, Roberto Quintarelli, Federico Fabbricatore, Pino L’Abbate, Aniello Ferrone.

12:30               Pausa pranzo

                        Sessione 6: Danza e società
Presidente Rebecca Harris-Warrick (Cornell University, New York)

14:00               Marie Glon (Université de Lille), «Naples et les “Lumières chorégraphiques”.»
14:20               Anthony DelDonna (Georgetown University, Washington, D.C.), «Gennaro Magri, social dance, and spectacle at the Teatro di San Carlo in late eighteenth-century Naples.»
14:40               Lucio Tufano (ricercatore indipendente), «Danza e sociabilità a Napoli alla fine del Settecento: Gennaro Magri e l’Accademia dei Cavalieri.»

15:00               Discussione e pausa

Sessione 7: Le danze nobili
Presidente: Marina Nordera (Université Nice Sophia Antipolis)

15:20               Hubert Hazebroucq (Compagnia Les Corps Éloquents), «Magri et le Menuet: pratiques et contextes.»
15:40               Carol Marsh (University of North Carolina, Greensboro), «Gennaro Magri’s Contraddanze (1779).»

16.00               Pausa

16:20               Ornella Di Tondo (Università “G. D'Annunzio” di Chieti-Pescara), «Una nuova fonte per lo studio della contraddanza italiana e del taice in Magri: Le Contraddanze per la lezzione delle LL. AA. RR. L’Arciduchi con sue figure e musica (Firenze, cca. 1775-1790).»
16:40               Letizia Dradi (Accademia degli Imperfetti - La Rossignol) Le Charamente, l'Amabile di Gennaro Magri, ricostruzione e riflessioni sul linguaggio italiano in relazione alle danze affini del repertorio francese.

17:00-18:00    TAVOLA ROTONDA: Stile francese/stile italiano: mito o realtà?
Animata da Marie-Thérèse Mourey e Martin Rueff.
Intervengono: Bruce Alan Brown, Francesco Cotticelli, Arianna Fabbricatore, Kathleen Kuzmick Hansell, Rebecca Harris-Warrick, Carol Marsh, Marina Nordera, Letizia Dradi, Hubert Hazebroucq.

18:00               Conclusioni, Cocktail di chiusura

giovedì 6 ottobre 2016

EVENTI / Da Sciarrino a Rihm, arriva "Bologna Modern. Festival per le musiche contemporanee"


Per dieci giorni a Bologna un festival dedicato interamente alle musiche del nostro tempo: pagine sinfoniche dei più celebri compositori di oggi, da Sciarrino a Rihm, alcune prime italiane e anche quattro brani in prima assoluta, concerti jazz e di popular music; in programma anche un’opera multimediale e una serie di eventi collaterali.
  
Bologna, Teatro Comunale e Arena del Sole, dal 14 al 23 ottobre 2016
 

Marco Angius

BOLOGNA - In tutta Europa le grandi istituzioni lirico-sinfoniche affiancano già da molti anni la loro programmazione legata al repertorio tradizionale con manifestazioni di alto livello dedicate alla musica del nostro tempo. Per la prima volta il Teatro Comunale di Bologna -  città dichiarata dall'UNESCO "Città creativa della Musica" e capitale della musica moderna e contemporanea nel nostro Paese – propone una programmazione sistematica sulle novità di oggi: Bologna Modern. Festival per le musiche contemporanee in programma dal 14 al 23 ottobre 2016. È un progetto di respiro internazionale che si aggiunge  alla proposta culturale del teatro felsineo, sensibile e attento al repertorio di oggi anche nella stagione operistica, caratteristica quest'ultima premiata dalla critica (all’opera Il suono giallo di Alessandro Solbiati è andato uno dei tre premi “Abbiati” conquistati per l’attività del 2015) e dal pubblico sempre numeroso e attento agli appuntamenti dedicati ai linguaggi del contemporaneo, come nei mesi scorsi per l'opera Luci miei traditrici di Salvatore Sciarrino.
“Il festival Bologna Modern vuole esplorare e proporre i diversi linguaggi sonori del nostro tempo – illustra il sovrintendente Nicola Sani – ed in particolare vuole coprire una grave mancanza nella programmazione odierna delle Fondazioni Liriche e cioè il tema della scrittura sinfonica contemporanea. Con questa iniziativa, il Teatro Comunale apre un nuovo perimetro di intervento sull'attualità dei nuovi linguaggi sonori, portando a Bologna alcuni dei principali protagonisti della musica contemporanea, osservata dalle più diverse prospettive (dalla ricerca sui nuovi territori dell'avanguardia al rapporto con le diverse declinazioni della musica popolare, al jazz, alla multimedialità). Il programma - che include anche due concerti realizzati in collaborazione con la Fondazione Musica Insieme - non si limita alle proposte di ascolto ma è anche occasione per discutere su temi del presente che riguardano cultura, economia e società, divenendo un think-tank di riflessione sul rapporto musica cultura e sulle trasformazioni in atto nella nostra società. In quest'ottica si inseriscono l'alleanza con TEDx Bologna, che per la prima volta si svolgerà al Teatro Comunale proprio nel quadro del Festival, nonché la significativa partnership con la Fondazione Golinelli e con roBOt.”

L'ossatura di Bologna Modern è costituita da quattro concerti sinfonici affidati all'Orchestra del Comunale in cui saranno proposte opere significative di importanti autori della contemporaneità, tra i quali György Kurtág, Giacinto Scelsi, Toshio Hosokawa, Georg-Friedrich Haas, Friedrich Cerha, Salvatore Sciarrino, Franco Oppo, John Adams, Wolfgang Rihm e Carlos Roqué Alsina. Quest'ultimo eseguirà in prima assoluta il suo Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra (14 ottobre), commissionato dalla Regia Accademia Filarmonica di Bologna; prime esecuzioni anche per gli italiani Alberto Caprioli (15 ottobre), Paolo Perezzani (22 ottobre) e Martino Traversa (19 ottobre). Di particolare significato l'esecuzione della composizione per orchestra Nodas, di Franco Oppo, autore tra i maggiori del nostro tempo, da sempre sostenitore e animatore della vita musicale della sua Sardegna, scomparso all'inizio di quest'anno.

I concerti sono diretti da tre interpreti di primo piano della scena internazionale della musica d'oggi: l'appuntamento inaugurale del 14 ottobre è affidato a Nikolaj Znaider, al cui fianco ci sarà una violinista di primo piano come Arabella Steinbacher per il Concerto “Alla memoria di un angelo” di Alban Berg; Marco Angius - già apprezzato al Comunale nelle recenti produzioni di opera contemporanea come Il suono giallo e Luci mie traditrici - è protagonista dei concerti del 15 e del 19 ottobre; infine a Tonino Battista - anche lui fra i maggiori specialisti italiani di questo repertorio - è affidato il concerto del 22 ottobre.

Il programma concertistico di Bologna Modern è completato da due straordinari eventi curati dalla Fondazione Musica Insieme: il 17 ottobre - prima e unica data italiana - è in scena David Krakauer, il più grande clarinettista klezmer vivente, nonché eccellente sperimentatore delle nuove vie del clarinetto contemporaneo, a Bologna insieme con il suo gruppo Ancestral Groove; il 23 ottobre – unica data italiana del tour europeo - spazio invece al trio di all-star del nuovo jazz composto da Jack DeJohnette (batteria, pianoforte) e da due figli d'arte, Ravi Coltrane (sassofono) e Matthew Garrison (basso elettrico), reduci dalla realizzazione di “In Movement”, acclamatissimo disco per l'etichetta ECM.

Il Festival non poteva non contenere un titolo di teatro musicale del nostro tempo: Conversazioni con Chomsky 2.0 del catanese Emanuele Casale (in scena il 20 e il 21 ottobre all’Arena del Sole) opera multimediale dedicata al dialogo con il grande linguista, filosofo, teorico della comunicazione statunitense, che ha partecipato direttamente alla realizzazione del progetto di Casale. Un'opera che pone questioni importanti sulla realtà sociale e politica del nostro tempo a testimonianza della funzione del teatro musicale nella nostra società di oggi come possibile forma di riflessione e discussione sui grandi temi della contemporaneità. La regia e i video sono di Fabio Scacchioli, la direzione d'orchestra di Yoichi Sugiyama e della straordinaria e poliedrica voce di Diana Torto.

A chiusura del concerto del 23 ottobre del Trio DeJohnette Coltrane Garrison il foyer Respighi del Teatro Comunale ospiterà (ore 23.00-2.30) un dj-set in collaborazione con roBOt; protagonista l’eclettico musicista Henry Wu: jazzista, dj con una particolare predilezione per i dischi in vinile e la musica techno, riassorbe e rielabora funk, soul, jazz, deep house, in uno stile che rimanda a Moodymann e a George Clinton.
Possono accedere al dj-set tutti coloro che hanno un biglietto di uno dei concerti di Bologna Modern.

I concerti avranno luogo nella storica sala del Bibiena, la cui platea si presenta completamente rinnovata, grazie al generoso contributo di Marino e Paola Golinelli. Il grande protagonista di questa prima edizione di Bologna Modern sarà poi il suono, grazie anche alla straordinaria qualità della nuova camera acustica realizzata da "Suono Vivo", che restituirà al pubblico le inedite raffinatezze timbriche e sonore ricercate dagli autori del nostro tempo, immergendo gli ascoltatori nei paesaggi sonori contemporanei in modo ancora più affascinate e coinvolgente. Le nuove sonorità del nostro tempo potranno inoltre avvalersi dei nuovi sistemi di amplificazione del Teatro Comunale, scelti secondo i più alti standard oggi esistenti. La camera acustica e i sistemi di amplificazione e diffusione sono stati acquisiti dal Teatro Comunale grazie al determinante contributo sinergico di Alfa Wassermann.

Il 22 ottobre dalle ore 10 alle ore 18, nell'ambito di Bologna Modern, il Comunale ospiterà la sesta edizione di TEDxBologna sul tema “Transition”, inteso come momento vitale di un processo di cambiamento e passaggio, in cui l’ingegno diventa funzionale per comprendere le nuove sfide economiche, sociali ed individuali. Come ogni anno i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” racconteranno le proprie idee. Informazioni ulteriori su www.tedxbologna.com.

Bologna Modern si realizza con il contributo di Marino e Paola Golinelli per la Fondazione Golinelli.

I biglietti dei concerti (da 10 a 40 euro) e dell'opera Conversazioni con Chomsky 2.0 (da 15 a 20 euro) sono in vendita sia online sul sito www.tcbo.it sia presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it.

Venerdì 14 ottobre, Teatro Comunale, ore 20.30
direttore Nikolaj Znaider
pianoforte Carlos Roqué Alsina
violino Arabella Steinbacher
Carlos Roqué Alsina Concerto n. 2 (2014) per pianoforte e orchestra (prima assoluta)
Commissione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna
Alban Berg Concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo”
Felice Mendelssohn Bartholdy Sinfonia n. 5 in Re maggiore op. 107“Riforma”

Sabato 15 ottobre, Teatro Comunale ore 20.30
direttore Marco Angius
György Kurtág Hommage à Takács Jenő 100 per archi (prima esecuzione italiana)
Georg Friedrich Haas ...e finisci già?
Alberto Caprioli Ode alla luce per orchestra (prima assoluta)
Wolfgang Rihm Verwandlung 4
Friedrich Cerha Paraphrase über den Anfang der 9. Symphonie von Beethoven

Lunedì 17 ottobre, Teatro Comunale ore 20.30

Krakauer’s Ancestral Groove
clarinetto, clarinetto basso David Krakauer
chitarra elettrica Sheryl Bailey
basso Jerome Harris
batteria Michael Sarin
voce, laptop, sintetizzatore Keepalive

Mercoledì 19 ottobre, Teatro Comunale ore 20.30
direttore Marco Angius
Salvatore Sciarrino L'ideale lucente e le pagine rubate per archi (prima italiana)
Martino Traversa IMAGES (prima assoluta)
Wolfgang Rihm Nähe Fern n. 1
Karlheinz Stockhausen Formel per orchestra

Giovedì 20, venerdì 21 ottobre, Arena del Sole ore 20.30

Emanuele Casale Conversazioni con Chomsky 2.0
direttore Yoichi Sugiyama
regia e video Fabio Scacchioli
voce Diana Torto
Nuova produzione del TCBO

Sabato 22 ottobre, Teatro Comunale dalle ore 10 alle 18

Sesta edizione di TEDxBologna sul tema “Transition”
Informazioni su www.tedxbologna.com

Sabato 22 ottobre, Teatro Comunale ore 21.30

direttore Tonino Battista
Giacinto Scelsi Chukrum, per orchestra d’archi
Toshio Hosokawa Meditation
Paolo Perezzani Pieghe, dilatazioni ed altre dismisure dell'Aperto per orchestra (prima assoluta)
Franco Oppo Nodas
John Adams Common Tones in Simple Time

Domenica 23 ottobre, Teatro Comunale ore 20.30

DeJohnette
Coltrane
Garrison
batteria, pianoforte Jack DeJohnette
sassofono Ravi Coltrane
basso elettrico Matthew Garrison


Domenica 23 ottobre, Teatro Comunale, foyer Respighi ore 23.30-2.30

Henry Wo, dj-set

mercoledì 5 ottobre 2016

COMO / “Così fan tutte” inaugura la stagione del Teatro Sociale

"Così fan tutte" - Teatro Sociale di Como / OperaLombardia, Ph. Alessia Santambrogio.

COMO - Sul palcoscenico dove aveva debuttato vent’anni fa, quello del Teatro Sociale di Como, Francesco Micheli firma la regia per il titolo inaugurale, “Così fan tutte” di Mozart (6 e 8 ottobre, poi in replica a Pavia, Brescia e Cremona), imperniata sulla partecipazione di 40 ragazzi non professionisti (diversi in ognuna delle città toccate dalla produzione di OperaLombardia), che per mesi hanno seguito un laboratorio teatrale “La scuola degli amanti”, grazie al quale i giovanissimi appassionati o curiosi del teatro stanno avendo la possibilità di confrontarsi direttamente col mondo della lirica. Sul podio dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali Gianluca Capuano.
Il regista Francesco Micheli ha deciso di creare uno spettacolo fresco, giovane, ovviamente tutto incentrato sull’amore e sulle sue sfaccettature, mettendo in scena un’opera ma anche una “scuola” di teatro e di vita: a questo scopo ha selezionato 40 ragazzi tra i 14 e i 30 anni che, dalla fine del marzo scorso, hanno seguito i laboratori teatrali condotti da Eleonora Moro che gli hanno permesso di andare in scena come figuranti, vivendo così un’esperienza che non li vedrà più soltanto spettatori ma parte integrante dell’allestimento e partecipi di quel che accade anche dietro le quinte.


COSÌ FAN TUTTE ossia La scuola degli amanti
Dramma giocoso in due atti KV 588. Musica di Wolfgang Amadeus Mozart.
Libretto di Lorenzo Da Ponte.
Prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater, 26 gennaio 1790


Direttore Gianluca Capuano / Francesco Pasqualetti
Regia Francesco Micheli
Scene e luci Nicolas Bovey
Costumi Giada Masi
Training e Laboratori teatrali Eleonora Moro
Maestro del coro Giuseppe Califano

Fiordiligi Gioia Crepaldi
Dorabella Victoria Yarovaya
Guglielmo Pablo Gálvez
Ferrando Matteo Mezzaro
Despina Barbara Massaro
Don Alfonso Andrea Porta


La Scuola degli Amanti
Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coproduzione Teatri di OperaLombardia
Nuovo allestimento


Info
Biglietteria Piazza Verdi, 22100 Como
tel. +39. 031.270170
biglietteria@teatrosocialecomo.it - www.teatrosocialecomo.it

TUTTE LE RECITE LOMBARDE
Como, Teatro Sociale: 6 e 8 ottobre 2016
Pavia, Teatro Fraschini: 14 e 16 ottobre 2016
Brescia, Teatro Grande: 21 e 23 ottobre 2016
Cremona, Teatro Ponchielli: 28 e 30 ottobre, 1 novembre 2016

martedì 4 ottobre 2016

MUSICA ANTICA / Guillaume Du Fay, la Messa "Se la face ay pale" a Treviso e Venezia


TREVISO - Quindici musicisti provenienti da tutto il mondo, uno dei maggiori compositori europei del Quattrocento e una nuova edizione critica, non pubblicata, di una delle sue opere più importanti: sono gli elementi della produzione concertistica della Messa Se la face ay pale di Guillaume Du Fay (1397-1474) che debutterà sabato 8 ottobre alle ore 21 nell’'Auditorium della Chiesa di Santa Caterina a Treviso.
Il concerto sarà proposto anche domenica 9 ottobre alle 21 nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia e sabato 15 ottobre alle 19 a Tanzenberg (St.Veit) in Austria.

Esito del laboratorio internazionale di Canto e musica medievale guidato da Claudia Caffagni, docente alla Civica Scuola di Musica “C. Abbado” di Milano, il lavoro nasce nell’ambito del progetto Musica antica in casa Cozzi, promosso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e da almamusica433, che da sempre pone al centro la formazione e la creazione di occasioni per giovani interpreti di poter lavorare al fianco di musicisti riconosciuti a livello internazionale. Realizzato con la collaborazione della Fondazione Ugo e Olga Levi onlus e la partecipazione di Trigonale - Festival der Alten Musik, il patrocinio della Regione del Veneto e della Città di Treviso, il progetto didattico in residenza sarà restituito, oltre che nell’esibizione dal vivo, anche in un’'incisione discografica (Arcana).

Il concerto sarà un'’opportunità per esplorare la storia e i temi di quella che il musicologo britannico David Fallows ha definito «the most joyful and the most elegant Dufay’s Mass». Se la face ay pale fu composta da Guillaume Du Fay, tra i più importanti esponenti della scuola franco-fiamminga, nel periodo 1451-1452, durante la sua permanenza alla corte di Ludovico Duca di Savoia come maestro di cappella e consigliere di corte. Secondo una recente ipotesi, che parte da un’interpretazione cristologica del testo dell’omonima ballata (Se la face ay pale, la cause est amer) scritta da Du Fay alla corte savoiarda negli anni trenta, l’occasione della composizione della messa sarebbe stata la cessione del Santo sudario di Cristo, la sacra sindone, da parte di Marguerite de Charny al duca Ludovico di Savoia, e vede nel pallore, la face pale dell’innamorato, un riferimento al volto pallido e sofferente del Cristo.

A portare in scena il capolavoro di Guillaume Du Fay saranno 15 giovani musicisti provenienti da Europa, Stati Uniti, Brasile e Corea, con un’apprezzata esperienza in ambito concertistico, che da gennaio hanno condiviso un programma di lavoro in cui si sono uniti l’esperienza esecutiva e l’attenzione filologica, con un approccio storicamente informato sulla prassi e le consuetudini organizzative del tempo, grazie anche alla collaborazione scientifica della Fondazione Ugo e Olga Levi. Partendo dall'’analisi diretta e dallo studio della fonte scelta, il codice Trento 88, uno dei sette codici trentini che rappresentano un patrimonio inestimabile della produzione musicale della metà del Quattrocento, il lavoro dedica ampio spazio alla sperimentazione delle diverse combinazioni tra le voci e gli strumenti, dal liuto medievale all'’arpa gotica, dal cornetto ai flauti, dai tromboni al salterio battuto, consentendo agli interpreti di pensare e realizzare un’esecuzione ricca di colori e fortemente caratterizzata dalla varietà di timbri. 

Articolato in tre fasi, nell'’arco di sette mesi, il laboratorio si è svolto a casa Luisa e Gaetano Cozzi, a Zero Branco, alle porte di Treviso, una casa colonica immersa nel paesaggio agrario, luogo naturalmente deputato alla produzione artistica, e in Austria, a Maria Saal, a pochi chilometri da Klagenfurt, dove si trova Tonhof, letteralmente “la corte del suono”, una casa altrettanto votata alla musica, già dimora estiva di Thomas Bernhard e oggi quartiere generale del Festival Trigonale. È grazie alla collaborazione con il festival austriaco che il concerto sarà presentato sabato 15 ottobre al'l’interno di una liturgia eucaristica nella Seminarkirche a Tanzenberg (St.Veit) in Austria.



L'’ingresso ai concerti è libero.
Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it; 
almamusica433, cell. 334.3429025, info@almamusica433.it, www.almamusica433.it

Se la face ay pale 
di Guillaume Du Fay Un progetto di Fondazione Benetton Studi Ricerche e almamusica433, con la collaborazione della Fondazione Ugo e Olga Levi onlus e la partecipazione di Trigonale - Festival der Alten Musik. 

Con il patrocinio della Regione del Veneto e della Citta` di Treviso.
Durata: 60 minuti circa 
Direzione: Claudia Caffagni 
Musicisti: Stefano Bellucci, trombone Irene Brigitte, voce David Brutti, cornetto, flauto Caterina Chiarcos, voce Arabella Cortese, voce Giulia Grata, voce Marija Jovanovic, voce Jung Min Kim, voce, liuto Kairi Kosk, voce Matteo Magna, salterio battuto, voce, percussioni Enrico Maronese, voce Alvise Mason, voce Jonatas Luis Monteiro, voce Teodora Tommasi, voce, arpa, flauto Henry Van Engen, trombone, voce

Una produzione realizzata nell’'ambito del progetto Musica antica in casa Cozzi, promosso da Fondazione Benetton Studi Ricerche e almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi. 




domenica 2 ottobre 2016

Addio a Neville Marriner, il grande direttore d'orchestra si è spento a 92 anni


E' morto a 92 anni sir Neville Marriner, celebre violinista e direttore d'orchestra britannico, fondatore e a lungo guida dell'Academy of St Martin in the Fields Orchestra di Londra, tra i più grandi direttori del mondo. Nato a Lincoln il 15 aprile 1924, Marriner aveva iniziato la sua carriera concertistica come virtuoso del violino, dopo aver studiato al Royal College of Music e al Conservatorio di Parigi. Già componente della London Symphony Orchestra, volle creare alla fine degli anni '50 una nuova orchestra da camera che raccogliesse i migliori giovani talenti della musica classica del regno. L'avventura cominciò con un gruppo di amici e l'ensemble prese il nome dalla storica chiesa londinese in cui fu tenuta la prima esibizione, nel 1959. L'orchestra avrebbe poi avuto fama internazionale. Solo giovedì scorso, 29 settembre, aveva diretto l'Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro Verdi di Padova nelle ultime 3 Sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, in occasione dei 50 anni dell'Orchestra veneta.


Al grande pubblico il Maestro divenne noto per aver interpretato e inciso la colonna sonora del film "Amadeus" di Milos Forman (1984), un disco che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo vincendo Grammy Award al miglior album di musica classica nel 1985. Ma la sua opera immensa, immortalata per diverse etichette discografiche tra le quali Argo, L'Oiseau Lyre, Philips Classics e EMI Classic, spazia dal Barocco al XX secolo della musica britannica, da Bach e Handel a Benjamin Britten.