Musica

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lunedì 16 novembre 2015

TORRE DEL LAGO / A Jonas Kaufmann il 44° Premio Puccini

TORRE DEL LAGO -  E' il tenore bavarese Jonas Kaufmann ad aggiudicarsi il  Premio Puccini 2015, il riconoscimento che la Fondazione Festival Pucciniano attribuisce ogni anno ad artisti  del mondo del melodramma la cui carriera segna memorabili interpretazioni dei capolavori di Giacomo Puccini.

La consegna del Premio avverrà nel corso di una cerimonia in programma il prossimo 18 dicembre a Torre del Lago Puccini (Auditorium Enrico Caruso,   ore 19.30)   in occasione della quale interagirà  con i giovani artisti del Festival stesso. 

Il Mese Pucciniano prenderà il via il 29 novembre con la commemorazione della scomparsa del Maestro e  vedrà numerosi appuntamenti musicali che si svolgeranno sino al Puccini Day del 22 dicembre.  
Info: www.puccinifestival.it

venerdì 6 novembre 2015

MILANO / Chailly nuovo direttore principale della Filarmonica della Scala

MILANO - Il Cda della Filarmonica della Scala ha nominato Riccardo Chailly Direttore Principale dell’orchestra. L’incarico mancava da dieci anni. Chailly dirige il concerto d’inaugurazione stagione e la Prova Aperta per la città. In programma musiche di Maderna e Rachmaninov. Il violinista Julian Rachlin interpreta il concerto di Stravinskij
Il Cda della Filarmonica della Scala ha nominato ieri, giovedì 5 novembre 2015, Riccardo Chailly Direttore Principale della Filarmonica della Scala. Lunedì 9 novembre 2015 Chailly assume la direzione principale dell’orchestra e il concerto inaugurale della Stagione Filarmonica segna l’inizio di una nuova era: dopo l’annuncio del termine anticipato degli impegni con l’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’incarico assume un particolare significato nel rapporto tra Riccardo Chailly e l’orchestra e inaugura un nuovo percorso tra cicli sinfonici, progetti discografici, concerti a Milano e tournée.
“Ritengo che la Filarmonica sia parte di un progetto a cui tengo molto per i prossimi anni.”-  ha detto Chailly - “Per dare visibilità internazionale all’orchestra c’è bisogno di riconoscersi in grandi progetti. Abbiamo cercato uno spazio idoneo a Milano per incidere con l’orchestra e da li partirà un percorso discografico affiancato alle presenze internazionali. Saremo all’estero con due programmi da concerto, uno dedicato al repertorio italiano, l’altro internazionale. Desidero affrontare la musica di Rachmaninoff, in un ciclo che comprende le Danze sinfoniche, la sinfonia giovanile e le tre sinfonie, e tutto il grande repertorio russo, dapprima Šostakovič, in un ciclo condiviso con gli altri direttori ospiti della stagione. Non mancheranno Brahms e Schumann.”
“L’incarico al Maestro Chailly arriva a coronamento di legami molto forti” - ha ribadito Ernesto Schiavi direttore artistico – “l’accordo tra noi raggiunto è l’atto finale di un lavoro di programmazione e pianificazione condivisa che riguarda l’attività dell’orchestra da ora ai prossimi tre anni. È un accordo che non ha precedenti nella storia della Filarmonica e testimonia una lavoro di progetti già avviati. L’incarico serve a suggellare un progetto di condivisione e comunione di obbiettivi.”
Con l’arrivo di Chailly l’orchestra torna protagonista in Europa nei prossimi anni e a partire da agosto 2016 sarà impegnata in una tournée di concerti che fa tappa in città significative come Vienna, Salisburgo, Baden Baden e alla nuova Philharmonie di Parigi, con due solisti d’eccezione: Daniil Trifonov e Martha Argerich. Chailly dirigerà l’orchestra a Gstaad (21 agosto, Festivalzelt),Salisburgo (22 agosto, Großes Festspielhaus), Linz (23 Settembre, Brucknerhaus), Essen (24 Settembre, Philharmonie), con Daniil Trifonov sarà a Dortmund (25 Settembre, Konzerthaus),Luxembourg (26 Settembre, Philharmonie), Hamburg (28 Settembre, Konzertsall), Baden Baden (30 Settembre, Festpielhaus), infine a Vienna (1 ottobre, Muskverein) e con Martha Argerich per il debutto alla Philharmonie di Parigi (2 ottobre).

Dal debutto nel 1991 con la Nona Sinfonia di Mahler, Riccardo Chailly ha diretto 70 concerti con la Filarmonica della Scala e si colloca quinto nella classifica dei direttori più assidui dopo Riccardo Muti (370 concerti), Carlo Maria Giulini (93), Myung-Whun Chung (80) e Lorin Maazel (70). Ha guidato l’orchestra in numerose tournée tra le quali spicca il trionfale tour negli USA nel 2007 e una discografia coronata dal campione di vendite “Viva Verdi”. Dal 2013 Chailly dirige l’orchestra per l’annuale Concerto per Milano in Piazza Duomo.



Il concerto d’inaugurazione

Il programma che Chailly dirige al Teatro alla Scala nella serata inaugurale della Stagione 2015-2016 mostra un contatto diretto fra tre compositori distanti cronologicamente: Bruno Maderna, con l’Introduzione e Passacaglia Lauda Sion Salvatorem, lavoro della giovinezza in cui appare con forza la citazione liturgica densa di richiami storici, emotivi e poetici, accostato a Sergej Rachmaninov, con la Sinfonia n. 3 in la minore op. 44, prossimo al primo per le citazioni chiare e inequivocabili, trasmesse nella sua ultima fase creativa. Al centro il Concerto per violino dell’altro russo Stravinskij, eseguito in questa occasione dal solista Julian Rachlin. 
Rachlin, già ospite giovanissimo a Milano con Sawallish, nel 1993 e nel 1997, torna a esibirsi al Teatro alla Scala dopo essere stato protagonista dei concerti della Filarmonica in tournée a Linz e Stoccarda con Harding nel 2011 e un’intensa attività concertistica internazionale negli ultimi anni, compresa la recente tournée con Riccardo Chailly e il Gewandhaus di Lipsia. La Terza Sinfonia torna sui leggii dell’orchestra dopo il concerto del 2007 diretto da Lorin Maazel con un programma interamente dedicato a Rachmaninov.
La sera precedente il concerto, domenica 8 novembre alle 19.30, Chailly dirige la Prova Aperta gratuita dedicata alla città e guida il pubblico all’ascolto del programma. Gli inviti per la serata sono distribuiti dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano e riservati agli utenti dei Servizi Sociali.

Domenica 8 novembre ore 19.30, Prova Aperta
Lunedi 9 novembre ore 20, Concerto d’inaugurazione
Teatro alla Scala

Filarmonica della Scala
Riccardo Chailly, direttore
Julian Rachlin, violino*

Bruno Maderna, Introduzione e Passacaglia Lauda Sion Salvatorem
Igor Stravinskij, Concerto per violino
Sergej Rachmaninov, Sinfonia n. 3 in la minore op. 44

* Rachlin non sarà presente alla Prova Aperta

Informazioni

I biglietti sono in vendita sul sito www.geticket.it a partire dal 9 ottobre. Eventuali rimanenze saranno in vendita a partire dal giovedì precedente il concerto presso l’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 fino ad esaurimento.
Prezzi: Posto unico Platea € 105,00; Palco € 85,00/65,00; I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00; Ingressi € 5,00.


Riccardo Chailly
Riccardo Chailly è Direttore Principale del Teatro alla Scala dal gennaio 2015.
Nato a Milano, ha compiuto gli studi musicali nei Conservatori di Perugia, Roma e Milano, perfezionandosi all’Accademia Chigiana di Siena ai corsi di Franco Ferrara. Il primo incarico da Direttore Musicale gli è stato conferito dal Radio-Symphonie-Orchester di Berlino dal 1980 al 1988. Nel 1988 Chailly ha assunto la carica di Direttore Principale dell’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, incarico mantenuto per sedici anni. Allo stesso tempo è stato Direttore Musicale del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Nel 2017 si concluderà, dopo 12 anni, il suo impegno come Kapellmeister del Gewandhausorchester di Lipsia, la compagine sinfonica più antica d’Europa.
Dirige regolarmente le maggiori orchestre sinfoniche europee: Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra, Orchestre de Paris. Negli Stati Uniti ha diretto New York Philharmonic, Cleveland Orchestra, Philadelphia Orchestra e Chicago Symphony Orchestra.
Dall’agosto 2016 succederà a Claudio Abbado come Direttore Musicale dell’Orchestra del Festival di Lucerna.
In campo operistico ha collaborato regolarmente con i maggiori teatri: oltre alla Scala, il Metropolitan di New York, la Lyric Opera di Chicago, l’Opera di San Francisco, il Covent Garden di Londra, la Bayerische Staatsoper di Monaco, la Staatsoper di Vienna, l’Opera di Zurigo. È presente con regolarità nei principali festival internazionali tra cui Salisburgo, Lucerna e i Proms di Londra.
Da trent’anni Riccardo Chailly è artista esclusivo Decca. L’incisione delle Nove Sinfonie di Beethoven con il Gewandhaus gli è valsa il prestigioso premio Echo Klassik come Miglior Direttore del 2012. Nel 2013 sono stati pubblicati, tra l’altro, l’integrale delle Sinfonie di Brahms con il Gewandhaus, che ha vinto il Gramophone Award come Disco dell’Anno, e Viva Verdi, realizzato con la Filarmonica della Scala in occasione del bicentenario verdiano, che si è imposto come CD classico più venduto in Italia nel 2013.
Riccardo Chailly è Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana e membro della Royal Academy of Music di Londra. Nel 1998 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana; nello stesso anno la Regina dei Paesi Bassi lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone d’Olanda.  Nel 2011 Riccardo Chailly è stato nominato Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francesce Frédéric Mitterand.


Julian Rachlin
Nato in Lituania nel 1974, Julian Rachlin ha studiato violino con Boris Kuschnir al Conservatorio di Vienna e con Pinchas Zukerman ed è tra i più stimati violinisti della sua generazione.
Tra gli impegni più recenti si segnalano quelli con la Filarmonica di Monaco e Lorin Maazel, la Mariinsky Orchestra e Valery Gergiev, la London Philharmonic e Andrey Boreyko, la Bavarian State Orchestra con Zubin Mehta e Kirill Petrenko. Lo scorso febbraio ha preso parte come solista alla tournée europea con la Leipzig Gewandhaus Orchestra diretta da Riccardo Chailly; nel marzo 2015 ha suonato in Cina con la China Philharmonic, la Shanghai Symphony e la Guanzhou Symphony con Long Yu. Durante la residenza al Musikverein di Vienna, si esibito nel concerto inaugurale della stagione 2014/2015 con i Munich Philharmonic e Semyon Bychkov, ha diretto l’English Chamber Orchestra e suonato in trio con Mischa Maisky e Daniil Trifonov.
Tra gli altri impegni si segnalano i concerti con la Boston Symphony Orchestra e Asher Fisch, la St. Petersburg Philharmonic e Yuri Temirkanov, la Philharmonia Orchestra e Vladimir Ashkenazy, l’Orchestre National de France e Daniele Gatti.
Nel 2012 ha eseguito in prima mondiale il Concerto doppio di Krzysztof Penderecki al Musikverein di Vienna, con Janine Jansen e la Bavarian Radio Symphony Orchestra sotto la direzione di Mariss Jansons. Il brano, di cui Rachlin è dedicatario, è stato commissionato dal Musikverein.
In veste di direttore si è esibito con l’Orchestra Filarmonica Ceca, la Filarmonica di Israele, la Royal Northern Sinfonia, l’Orchestre Philharmonique de Nice, i Moscow Virtuosi, la Zurich Chamber Orchestra e l’Orchestra della Svizzera Italiana.
All’età di quattordici anni ha vinto il Premio Young Musician of the Year all’Eurovision Competition ad Amsterdam. È stato il più giovane solista a esibirsi con i Wiener Philharmoniker, debuttando sotto la direzione di Riccardo Muti. Nel 2010 è stato nominato UNICEF Goodwill Ambassador per il suo impegno filantropico di volontariato e per i suoi risultati in campo educativo.
Rachlin affianca all’attività di strumentista quella di direttore d’orchestra. Nella stagione 2015/2016 assumerà il ruolo di Direttore Ospite Principale della Royal Northern Sinfonia.
Julian Rachlin registra per Sony Classical, Warner Classics e Deutsche Grammophon.
Suona uno Stradivari "ex Liebig" del 1704.

martedì 3 novembre 2015

PADOVA / Un convegno per riscoprire Tebaldini e la musica antica

PADOVA - I 150 anni dalla nascita di Giovanni Tebaldini, fautore del recupero dell’antico, sono l’occasione per presentare in una giornata di studio i risultati conseguiti attraverso alcuni progetti di ricerca sostenuti dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova. Il convegno, dal titolo "GIOVANNI TEBALDINI (1864-1952) e la restituzione della musica antica" (a cura di Paola Dessì e Antonio Lovato) si terrà martedì 17 novembre a Padova presso la Sala delle Edicole, Corte dell’Arco Vallareso.
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Dal 2005 un gruppo di giovani ricercatori è impegnato nell’approfondimento delle problematiche attinenti la restituzione della musica medievale e rinascimentale, promossa dai movimenti di riforma attivi tra Otto e Novecento, studiando le informazioni offerte dai repertori, dai documenti d’archivio e soprattutto dal dibattito di idee ospitato in molte riviste. Il compito è ricostruire un capitolo di storia della musica a lungo trascurato e che, a prescindere dagli esiti estetici, presenta aspetti significativi delle tendenze culturali che alimentarono il complesso fenomeno socio-politico da cui prese forma la giovane nazione italiana.
Il processo di riforma si distingue per avere cercato di attuare un programma che risponde a due istanze principali: la necessità di riaffermare un’identità nazionale che, in ambito musicale, affonda le radici nella tradizione del canto monodico e della polifonia rinascimentale; la spinta verso la modernità che è il filo conduttore, ma spesso anche il discrimine di ogni valutazione della produzione musicale.
Le due tendenze appaiono come forze centrifughe e contrapposte, che agivano all’interno dei movimenti di riforma condizionando la portata della loro azione di rivisitazione del passato. Nonostante ciò, il pensiero teorico e i risvolti concreti sottesi all’opera di restituzione dei repertori antichi rappresentano una componente che contraddistingue la nascente musicologia.
Partendo da queste considerazioni, la giornata di studi intende discutere le motivazioni e le scelte operative che guidarono l’azione di Giovanni Tebaldini. A livello di riflessione, il tema principale riguarda la ripresa del canto precarolingio, gregoriano e palestriniano, considerato in relazione
ai tentativi di riforma liturgico-musicale. Dal punto di vista pratico, saranno osservate le modalità di lettura e trascrizione della musica antica, come emergono dal confronto tra il metodo di Tebaldini e quello di altri musicisti del suo tempo attivi in area veneta, dove più marcato fu l’impegno di restituzione della musica antica.



Informazioni:
www.beniculturali.unipd.it
Contatti
paola.dessi@unipd.it - antonio.lovato@unipd.it


(fonte: comunicato)