La melodia era particolarmente cara al
compositore, che ne preparò diverse rielaborazioni: nello specifico
quella proposta da Amakheru Duo è quella più vicina al primo
manoscritto. Questa versione presenta notevoli difficoltà vocali, ed
è stata arricchita dagli esecutori da puntature e cadenze, nel
tipico spirito dell’epoca.
La scelta del brano rientra nel
progetto di riscoperta e rilancio del repertorio belcantistico
italiano da camera intrapreso da Amakheru Duo. Un obiettivo che i
due giovani artisti, Francesco Santoli tenore e
Simone Di Crescenzo pianista, stanno portando
avanti con impegno e tenacia, conseguendo notevoli successi e
riconoscimenti in Italia e all’Estero.
Amakheru Duo è uno dei primi ensemble
a livello mondiale che ha realizzato un videoclip di un brano
classico e nello specifico vocale e cameristico. L’idea è quella
di rendere fruibile sul web un prodotto artistico non solo musicale,
ma anche corredato di immagini, che possa evocare emozioni e che
rappresenti una fusione di diverse forme d’arte.
La cornice in cui il video è stato
girato è quella dello splendido Palazzo d’Avalos di
Vasto: una residenza storica con annesso giardino napoletano che
si affaccia sul golfo della città.
La storia raccontata nel video evoca il
ritrovamento di un’antica edizione della “Beltà Crudele” di
Rossini, riportata alla luce dai due artisti ed eseguita nelle sale
del palazzo.
Il videoclip è stato dedicato ad
Adelina Patti, leggendario soprano dell’Ottocento molto
stimata dallo stesso Rossini, e della quale si conserva un dipinto
proprio all’interno di Palazzo d’Avalos, e a Daniela Dessì,
l’ultima Diva italiana, recentemente scomparsa e di cui Simone Di
Crescenzo è stato pianista accompagnatore negli ultimi anni. La grande cantante e i giovani artisti erano legati da profonda stima ed amicizia, e la dedica del video vuole essere un omaggio alla sua memoria.
Per informazioni: www.amakheruduo.com
Per informazioni: www.amakheruduo.com