Musica

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martedì 3 novembre 2015

PADOVA / Un convegno per riscoprire Tebaldini e la musica antica

PADOVA - I 150 anni dalla nascita di Giovanni Tebaldini, fautore del recupero dell’antico, sono l’occasione per presentare in una giornata di studio i risultati conseguiti attraverso alcuni progetti di ricerca sostenuti dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova. Il convegno, dal titolo "GIOVANNI TEBALDINI (1864-1952) e la restituzione della musica antica" (a cura di Paola Dessì e Antonio Lovato) si terrà martedì 17 novembre a Padova presso la Sala delle Edicole, Corte dell’Arco Vallareso.
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Dal 2005 un gruppo di giovani ricercatori è impegnato nell’approfondimento delle problematiche attinenti la restituzione della musica medievale e rinascimentale, promossa dai movimenti di riforma attivi tra Otto e Novecento, studiando le informazioni offerte dai repertori, dai documenti d’archivio e soprattutto dal dibattito di idee ospitato in molte riviste. Il compito è ricostruire un capitolo di storia della musica a lungo trascurato e che, a prescindere dagli esiti estetici, presenta aspetti significativi delle tendenze culturali che alimentarono il complesso fenomeno socio-politico da cui prese forma la giovane nazione italiana.
Il processo di riforma si distingue per avere cercato di attuare un programma che risponde a due istanze principali: la necessità di riaffermare un’identità nazionale che, in ambito musicale, affonda le radici nella tradizione del canto monodico e della polifonia rinascimentale; la spinta verso la modernità che è il filo conduttore, ma spesso anche il discrimine di ogni valutazione della produzione musicale.
Le due tendenze appaiono come forze centrifughe e contrapposte, che agivano all’interno dei movimenti di riforma condizionando la portata della loro azione di rivisitazione del passato. Nonostante ciò, il pensiero teorico e i risvolti concreti sottesi all’opera di restituzione dei repertori antichi rappresentano una componente che contraddistingue la nascente musicologia.
Partendo da queste considerazioni, la giornata di studi intende discutere le motivazioni e le scelte operative che guidarono l’azione di Giovanni Tebaldini. A livello di riflessione, il tema principale riguarda la ripresa del canto precarolingio, gregoriano e palestriniano, considerato in relazione
ai tentativi di riforma liturgico-musicale. Dal punto di vista pratico, saranno osservate le modalità di lettura e trascrizione della musica antica, come emergono dal confronto tra il metodo di Tebaldini e quello di altri musicisti del suo tempo attivi in area veneta, dove più marcato fu l’impegno di restituzione della musica antica.



Informazioni:
www.beniculturali.unipd.it
Contatti
paola.dessi@unipd.it - antonio.lovato@unipd.it


(fonte: comunicato)