Musica

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lunedì 5 ottobre 2015

MILANO / Il Festival Liederiadi fa "dieci" e si espande al Barocco con la "prima" dell'Amadigi di Handel

Da destra: Guadagnini, Lazareva e Percivaldi in conferenza stampa
MILANO - Dieci appuntamenti di musica vocale e corale da camera in cui si spazierà dai "classici" di Schubert e Schumann fino ai molto meno noti lieder macedoni e brasiliani. Il Requiem di Bob Chilcott dedicato alle vittime della Grande Guerra come apertura solenne il 18 ottobre e uno sguardo al Barocco con una prima assoluta per Milano, quella  dell'Amadigi di Gaula di G.F. Händel. Tutto questo, e molto di più, sarà offerto dalla X Stagione del Festival Liederìadi, fondato nel 2006 e diretto dal tenore milanese Mirko Guadagnini, presentata lo scorso primo ottobre a Palazzo Marino. Con Guadagnini, a illustrare le peculiarità di un programma che si annuncia davvero di estremo interesse c'erano l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Dal Corno, la regista e cantante Oksana Lazareva e la storica e saggista Elena Percivaldi.
Bob Chilcott
Questi dieci anni - ha spiegato Guardagnini- rappresentano un traguardo significativo per una rassegna musicale che - a Milano come in Italia - si conferma unica  nel suo genere. Il progetto di quest'anno si intitola  “La voce al centro della musica”, e dà il via a un percorso dove «la scelta dei repertori spazia su altre forme di musica vocale includendo, tra le proposte, opere ancora poco eseguite ma che trovano, come accade nel Lied, la perfetta corrispondenza di testo cantato e scrittura musicale».
Il programma del Festival Liederìadi, che si terrà quasi tutto alla Palazzina Liberty di via Marinai d'Italia (tranne l'Amadigi che sarà al Piccolo Teatro Studio), prevede principalmente appuntamenti di liederistica, genere che resta il fiore all’occhiello della proposta artistica su cui il Festival è nato e cresciuto fino a diventare un unicum in Italia. Tra gli altri, sono previsti una monografia schubertiana per 4 voci miste e fortepiano, che porterà alla riscoperta di quartetti, terzetti, duetti e Lieder di rarissimo ascolto e i Myrthen-Lieder di Schumann, interpretati dallo stesso Guadagnini e dal soprano Marcella Orsatti.
Si aggiungono concerti per coro e pianoforte e concerti per coro e piccola orchestra. Il Festival si amplia infatti aprendosi alla musica contemporanea per coro e soli, con la proposta di opere di artisti viventi. A inaugurare questo filone - e l’intera stagione - il Requiem per Soli, Coro e Orchestra del compositore inglese Bob Chilcott che, per l’occasione, sarà presente a Milano il 18 ottobre per dirigere il suo capolavoro.
L’esecuzione del Requiem di Bob Chilcott si inserisce nel progetto “Un Requiem per ogni anno della Grande Guerra” che avrà durata quadriennale (2015-2018) e che prevede, anche per le prossime edizioni del Festival, l’esecuzione di una Messa da Requiem composta da autori italiani ed europei contemporanei che hanno voluto cimentarsi in questa non facile costruzione polifonica.
Il repertorio del canto barocco - del quale Guadagnini è tra i maggiori conoscitori ed esecutori - sarà protagonista della messa in scena di Amadigi di Gaula di G.F. Händel con la regia di Oksana Lazareva e la direzione, per 5 solisti e l’Intende Voci Chorus et Musici, dello stesso Guadagnini. L’opera, in programma il 29 marzo 2016, rappresenta un evento del tutto eccezionale e si terrà al Piccolo Teatro Studio di Milano. «Sono passati esattamente trecento anni dalla prima di “Amadigi”» spiega Oskana Lazareva. «Era il 1715, il teatro era il King’s Theatre di Londra. Sappiamo che dopo qualche spettacolo l’opera fu ingiustamente messa da parte e dimenticata. A mio avviso merita invece un’attenzione particolare. La storia originale di “Amadigi” è caratteristica dell’opera barocca: ambientazione fiabesca, magie e deus ex machina. Essendo però un’opera rara non porta con sé il consueto bagaglio di tradizioni e di prassi esecutive, regalandoci la libertà da qualsiasi schema precostituito. Ed è quello che faremo».
Mirko Guadagnini
Il contesto di questa autentica rarità del teatro barocco è stato illustrato dalla storica Elena Percivaldi, la quale ha ricordato tra le molte cose come «in Italia in teatro l'Amadigi sia stato portato solo due volte (nel 2002 a Napoli e nel 2004 a Roma, entrambe sotto la direzione di Rinaldo Alessandrini) e a tutt'oggi esistano solo due incisioni complete delle quali la più importante è quella diretta da Marc Minkovski per invita i nuovi interpreti a stimolanti e inesplorate letture tutte da vedere e da ascoltare».
Sostenitore importante ed entusiasta della stagione è il Comune di Milano che, attraverso l’assessorato alla Cultura diretto da Filippo Del Corno, offre ancora una volta ospitalità al Festival Liederìadi presso la Palazzina Liberty, grazie a un accordo di collaborazione che ha trovato nuova linfa anche nella condivisione del progetto presso il Piccolo Teatro Studio.
Erato nel 1991.  Un vero peccato perché si tratta di un lavoro spettacolare sia dal punto di vista musicale che scenico. Questa occasione sarà dunque particolarmente importante perché

Per informazioni e programma: www.festival-liederiadi.it