Tra i protagonisti Sara Mingardo, Rinaldo Alessandrini, l’Ensemble Odhecaton, Pino De Vittorio, Alessandro Quarta, Enrico Gatti, Gaetano Nasillo e Rachel Brown. Continua l'impegno verso le nuove generazioni con Urbino Musica Giovani: corsi strumentali per ragazzi dai 6 ai 16 anni
URBINO / Torna l’appuntamento con il Festival di Musica Antica di Urbino, giunto quest’anno alla 47a
edizione. Dal 18 luglio al 14 agosto, i grandi interpreti della musica antica si riuniscono nella città di
Raffaello per il festival organizzato annualmente dalla FIMA
(Fondazione Italiana per la Musica Antica) con un variegato calendario che partendo
dalla musica della tradizione popolare con le Tarantelle del Rimorso interpretate da Pino De Vittorio giungerà al repertorio che da anni è di casa al
festival e che quest’anno spazierà dal Rinascimento al periodo Classico:
passando per capolavori quali la musica vocale di Monteverdi, il repertorio sacro vocale concertato, le Variazioni Goldberg di Bach e le musiche di scena di Purcell per The Fairy Queen. Urbino,
città museo dal 1998 patrimonio dell’umanità, sarà di nuovo protagonista della
scena musicale internazionale e farà da sfondo ai concerti del festival e alle
lezioni dei corsi di perfezionamento rivolti anche ai più piccoli: Urbino
Musica Giovani è il corso per i giovani musicisti di ogni livello (di età
compresa tra i 6 e i 16 anni) invitati a confrontarsi attraverso lo studio
delle più belle pagine del repertorio antico e barocco. Dieci intensi giorni,
dal 18 al 28 luglio, durante i quali centinaia di musicisti e appassionati
giungeranno a Urbino da ogni parte del mondo per frequentare corsi di canto,
musica e danza medievale, rinascimentale e barocca.
Urbino Musica Antica si conferma così come punto di
riferimento per l’approfondimento della prassi esecutiva antica anche grazie
alla sinergia che si realizza tra gli allievi dei corsi di perfezionamento che
di anno in anno si confermano come dei veri e propri laboratori di produzione
musicale, in cui l’esperienza della musica
viene vissuta in una cornice fuori dal tempo, assolutamente in accordo il
repertorio eseguito.
Il Festival, sotto la direzione artistica di Marcello Gatti, ha il patrocinio della
Presidenza della Repubblica. Inoltre, è organizzato con il sostegno del Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Fondazione Cassa di
Risparmio di Pesaro, del Comune di Urbino, della Comunità Montana dell'alto e
medio Metauro, dell'ERSU, della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e
Urbino, del Centro Provinciale Promozione Beni Culturali, e della Commissione
Nazionale Italiana UNESCO e promosso dalla Città di Urbino – Assessorato
Rivoluzione, Cultura e Agricoltura, Difesa del paesaggio e del Centro guidato da Vittorio Sgarbi.
IL FESTIVAL
Il Festival si apre
sabato 18 luglio (Salone Raffaello ore 21.30) con Pino De Vittorio,
una delle voci più note e amate della tradizione meridionale e della musica
antica italiana. Con lo spettacolo Le Tarantelle del Rimorso guiderà il
pubblico in una dimensione vicina alla musica popolare, (tarantelle, serenate,
canti d'amore e di lavoro, nenie e stornelli del Sud), con canti struggenti ed
evocativi di un mondo che non c’è più. Alla chitarra battente, Marcello Vitale.
Un’atmosfera del
tutto diversa è quella che fa da cornice al concerto di domenica 19 luglio (Salone
Raffaello ore 21.30), dove quattro virtuosi internazionali, tra cui la
flautista inglese Rachel Brown (una
delle più affermate interpreti di questo strumento), il violinista brasiliano Rodolfo
Richter, il violista da gamba argentino Juan Manuel Quintana e il
clavicembalista greco Panos Illiopoulos impaginano
un programma che li vede impegnati nella musica da camera ambientata alla corte
francese di Luigi XV: Les goûts-réunis, con musiche di F. Couperin, J.
M. Leclair, M.Blavet, G. Ph. Telemann, mettendo in evidenza la fusione degli
stili musicali italiano e francese.
Lunedì 20 luglio
(Salone Raffaello ore 19), torna un grande classico e uno dei monumenti
della letteratura clavicembalistica: le Variazioni Goldberg BWV 988 di J.S.
Bach, eseguite dall’affermato
tastierista Giovanni Togni.
Sempre il 20 luglio al Salone Raffaello ma alle 21.30, un
altro eccezionale concerto solistico tenuto dal violoncellista Gaetano
Nasillo. Pour le violoncelle seul
è il titolo del programma in cui Nasillo, partendo dal repertorio barocco con
mirabolanti trascrizioni dal violino di Bach, arriverà al classicismo e
culminerà nel virtuosismo preromantico di Paganini .
Martedì 21
luglio il Salone Raffaello (ore 21.30) vedrà due ospiti d’eccezione,
il violinista Enrico Gatti,
caposcuola del violino barocco in Italia, e il clavicembalista Rinaldo Alessandrini che può a giusto
titolo essere considerato uno degli ambasciatori della musica barocca italiana
nel mondo. Entrambi impegnati in masterclass tenute presso i corsi, proporranno
un affascinante viaggio musicale, dal Rinascimento a Bach, dal titolo “Ragione e stravaganza”, con musiche di D.
Ortiz, J. Heinrich Schmelzer, F. Geminiani, J. S. Bach, F. M. Veracini.
Mercoledì 22
luglio (Salone Raffaello ore 19) l’eclettico flautista Michael
Form, accompagnato dall’esuberante clavicembalista Stefano Demicheli, si
esibirà nel Salone Raffaello in un originale recital intitolato Il postiglione che oltre a musiche di
classici del barocco strumentale quali Loeillet, Veracini ed Händel si
avventurerà nell’ardita ricostruzione di sonate di J.S. Bach per flauto dolce e
clavicembalo.
Sempre mercoledì 22
luglio - per la prima volta nella storia del Festival - il concerto si
terrà a Pesaro (Chiesa della Santissima Annunziata ore 21.30). Il mezzosoprano di
fama mondiale Sara Mingardo terrà un concerto in cui si alterneranno
brani solistici a brani di insieme, da Monteverdi a Strozzi e altri artisti del
‘600 italiano, in cui saranno protagonisti anche gli allievi impegnati nella
sua masterclass. Al clavicembalo, Giorgio Dal Monte. Il concerto di Pesaro
segna l’inizio di un’interessante collaborazione tra Urbino e Pesaro con lo
scopo di promuovere e sviluppare una serie di avvenimenti culturali proposti da
entrambe le città.
Giovedì 23
luglio al Salone Raffaello (ore 21.30) il quartetto Alea (composto
da Fiorenza De Donatis, Andrea Rognoni, Stefano Marcocchi, Marco Frezzato)
propone un interessante concerto dedicato a L’invenzione del Quartetto,
con musiche di Haydn e Boccherini. I membri del quartetto Alea, che si esibiscono su strumenti
originali del periodo Classico, oltre ad essere impegnati come prime
parti di celebri ensemble di musica antica, sono annoverati tra i migliori
interpreti della nuova generazione.
Venerdì 24 luglio (Palazzo Ducale ore 21.30) è la volta dell’Ensemble Ab Chordis, un complesso italiano che si è formato in seno alle masterclass di Urbino, è costituito interamente da giovani ed entusiasti musicisti particolarmente carichi di nuove energie e con personalità di grande carisma. Il gruppo si sta rapidamente affermando, anche all’estero. Unitate Melos: I Virtuosi Maestri Accademici Filarmonici di Bologna è il titolo del programma della serata, un percorso di musica sacra che ruota intorno ai maestri della prestigiosa accademia bolognese: Colonna, Perti, Torelli, ma che ha come centro l’eccezionale figura di Padre Martini, compositore, didatta e collezionista che con la sua biblioteca ci ha lasciato uno dei maggiori patrimoni musicali del mondo.
Sabato 25 luglio,
il Salone Raffaello (ore 21.30) ospiterà il concerto dell’affermato
e apprezzato a livello internazionale Ensemble
vocale Odhecaton, che eseguirà il programma che forse più di ogni altro si
fonde con l’atmosfera storica e artistica di Urbino rinascimentale: FLOS
FLORUM - Simbologia del numero e devozione mariana nella polifonia franco-fiamminga (musiche di G. Dufay, J. Ockeghem, J. Desprez ,
A. Brumel, J. Obrecht).
Domenica 26
luglio alle 21.30 si torna
nel meraviglioso Cortile d’Onore di Palazzo Ducale ospiterà l’Orchestra
barocca del Festival UMA, che quest’anno sarà guidata da Alfredo
Bernardini: come è ormai consuetudine l’orchestra è formata dai migliori
allievi realizza un programma preparato durante i dieci giorni dei corsi. Il
programma di quest’anno è dedicato a Henry Purcell e alle musiche
di danza di J. F. Rebel, che verranno effettivamente danzate dai docenti
di danze storiche Gloria Giordano e Lieven Baert. Di Purcell verranno eseguiti
alcuni estratti da The Fairy Queen,
Terza delle semi-operas composte per la United Company del Theatre Royal
e condannata da alcuni critici come dissacrazione del Sogno di una notte di
mezza estate shakespeariano. The Fairy Queen è forse il lavoro
teatrale più raffinato e accurato di Purcell, che revisionò la partitura nel
1693, ampliandola. Non sono musicati i versi di Shakespeare: gli inserti
musicali consistono in masques aggiunti al dramma.
Lunedì
27 luglio (Salone Raffaello ore 19) sarà l’occasione per
ascoltare un inconsueto concerto per clarinetto classico e quartetto d’archi
dal titolo “Il clarinetto d’amore e la teatralità
nella musica strumentale: un viaggio nell’opera senza cantanti” con
un pezzo forte della letteratura per fiati, il Quintetto in la maggiore K 581 di Mozart. Protagonisti saranno Lorenzo Coppola, un virtuoso ma anche
uno dei maggiori studiosi del clarinetto, e il suo ensemble spagnolo El teatre instrumental (Timoti Fregni, violino; Irantzu
Zuasti, violino; Nùria Pujolras, viola; Dimitri Kynisis, violoncello). Il
concerto sarà presentato dallo stesso Coppola che illustrerà la storia dello strumento
e della sua musica. Coppola e il suo Ensemble El Teatre Instrumental si ispirano alla tradizione classica con
l’intento di coniugare una ricerca storica rigorosa ad una comunicazione col
pubblico diretta e spontanea. Ciò avviene grazie alla scoperta e alla divulgazione
delle connessioni espressive esistenti tra musica strumentale e opera.
Martedì 28
luglio (Salone Raffaello ore 21.30) l’Ensemble vocale e strumentale della
FIMA, formato in massima parte da
studenti del corso e da giovani professionisti, guidati da Alessandro Quarta,
eseguirà il programma Händel a Roma: salmi concertati
e mottetti di Händel, Scarlatti, Bencini e altri splendidi inediti che costituirà un grandioso epilogo della
programmazione di luglio.
Un’altra novità di
questa edizione è il concerto finale del 14
agosto che crea per la prima volta un collegamento con la Festa del Duca
che si tiene a Urbino proprio dal 14 al 16 agosto. Durante i tre giorni di
agosto il centro storico della città torna al tempo del Rinascimento e si anima
con mercati storici, danze e
spettacoli per far conoscere il glorioso passato del Ducato
urbinate. Sarà l’Ensemble Bella Gerit (Palazzo Ducale ore 21.30) il protagonista dell’ultimo concerto e presenterà
un programma di musiche ambientate alla corte di
Urbino nel Rinascimento: brani scritti da musicisti attivi nel XVI secolo a
Urbino, quali il fiammingo Leonard Meldert, conservati in preziosi manoscritti
come il ‘Medici Codex
1518’ e dedicati ai potenti mecenati locali: il Duca Guidubaldo II della Rovere,
suo fratello il
Cardinale Giulio Feltrio della Rovere e Lorenzino de’ Medici.
I CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
Torna il consueto appuntamento con i Corsi di
Musica Antica di Urbino che si svolgeranno dal 18 al 28 luglio sempre nella
città marchigiana. Nell’ambito dei corsi, le classi di musica da camera daranno
vita alle «Armonie al crepuscolo»,
concerti nei luoghi storici della città e in programmazione in diversi momenti
della giornata, e nella formazione dell'orchestra barocca alla quale sarà
affidato il concerto di chiusura del festival. Di particolare interesse, oltre
al già citato Urbino Musica Giovani, saranno novità quali la masterclass
di canto affidata a Sara Mingardo, il
corso di Canto madrigalistico tenuto da Alessandro Quarta, il corso di
clavicembalo tenuto da Rinaldo
Alessandrini, quello di Ornamentazione tenuto da Enrico Gatti oltre ai corsi
di flauto dolce, trombone, violino barocco, liuto, oboe, etc. I corsi
sono aperti ad allievi professionisti e ad appassionati dilettanti, un aspetto
questo che li rende unici nel loro genere e che contribuisce a creare
un’atmosfera quanto mai composita e favorevole alla socializzazione.
Tutte le informazioni necessarie su programmi
dettagliati, regolamento dei corsi, quote di iscrizione e prenotazione alloggi
ad Urbino si trovano sul sito FIMA: www.fima-online.org
LA MOSTRA DEGLI STRUMENTI ANTICHI
Consueta appendice ai Corsi è la ventesima edizione dell’esposizione di strumenti
antichi, Strumenti della musica antica,
che si terrà il 25 e il 26 luglio presso il foyer del Teatro Sanzio. La mostra
accoglierà per un week end liutai italiani e stranieri per offrire ai musicisti
riuniti a Urbino un appuntamento con l’eccellenza della liuteria per gli
strumenti medievali e barocchi. La manifestazione è aperta anche a case
discografiche e a editori musicali e rappresenta un’occasione di incontro e
confronto per un settore di alto artigianato apprezzato in tutto il mondo.
Il
prezzo dei biglietti dei concerti varia da €8 a €15;
Abbonamento
€50 studenti €70 intero
Prevendita:
MARCHIONNIVIAGGI - Tel. 0722/328877 - Fax 0722/4153